Gli insegnamenti "sui doveri" sono i più utili

Equidem et Platonem existimo si genus forense dicendi tractare voluisset, gravissime et copiosissime potuisse dicere Demosthenem si illa, quae a Platone didicerat, tenuisset et pronuntiare voluisset, ornate splendideque facere potuisse;

eodemque modo de Aristotele et Isocrate iudico, quorum uterque suo studio delectatus contempsit alterum. Sed cum statuissem scribere ad te aliquid hoc tempore, multa posthac, ab eo ordiri maxime volui, quod et aetati tuae esset aptissimum et auctoritati meae.

Nam cum multa sint in philosophia et gravia et utilia accurate copioseque a philosophis disputata, latissime patere videntur ea quae de officiis tradita ab illis et praecepta sunt. Nulla enim vitae pars neque publicis neque privatis neque forensibus neque domesticis in rebus, neque si tecum agas quid, neque si cum altero contrahas, vacare officio potest in eoque et colendo sita vitae est honestas omnis et neglegendo turpitudo. Atque haec quidem quaestio communis est omnium philosophorum.

E senza dubbio penso che Platone se avesse voluto trattare il genere forense del dire, avrebbe potuto parlare molto severamente e molto abbondantemente ( penso)

che Demostene se avesse voluto mantenere quegli insegnamenti, che aveva appreso da Platone, e avesse voluto esprimerli, lo avrebbe fatto ornatamente e splendidamente; e allo stesso modo penso relativamente a Aristotele e Isocrate, di cui sia l'uno che l'altro dilettati dal proprio zelo disprezzarono l'altro. Ma avendo deciso di scrivere qualcosa per te in questo momento, molte cose a partire da ora, ho voluto cominciare da ciò, che fosse più conforme alla tua età e e alla mia autorità.

Infatti essendo molte le cose nella filosofia e dato che sono disputate dai filosofi accuratamente e abbondantemente gli argomenti seri e utili, sembra che quegli argomenti che sono stati tramandati e insegnati da quelli in merito ai doveri siano molto diffusamente più accessibili. Infatti nessun periodo della vita né nelle cose pubbliche e private e forensi e domestiche, e né se tu facessi qualcosa con te, e né se tu contrattassi con un altro, potrebbe essere esente dal dovere ed ogni onestà di vita si basa sul coltivarlo e l'indecenza si basa sul trascurarlo.

E in verità questa questione è comune fra tutti i filosofi.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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