Gli schiavi dei Romani
Romani magnam servorum et ancillarum copiam habebant. Romanorum servi barbari auto captivi erant et a Gallia, a Germania, a Gracecia, ab Asia atque ab Africa proveniebant... si vero praecipuam diligentiam praebebant, domini servos manumittebant tum servi liberi evadebant.
I Romani avevano una grande quantità di servitori e di ancelle. I servitori erano barbari prigionieri di guerra dei Romani e provenivano dalla Gallia, dalla Germania, dalla Grecia e dall’Africa.
Anche i figli e le figlie di servitori e ancelle erano servitori ed ancelle. I padroni impiegavano i servitori nei lavori dei campi; le ancelle invece preparavano i cibi, attingevano l’acqua con le anfore, pettinavano le chiome delle matrone o attendevano ai lavori domestici.
Talvolta i servitori erano medici o maestri e perciò curavano le malattie degli uomini o insegnavano la letteratura ai figli dei padroni. I Romani sicuramente trattavano i servitori con indulgenza, ma talvolta punivano severamente per negligente irascibilità;
se invece mostravano particolare diligenza, i padroni affrancavano i servitori: allora i servitori diventavano liberti.(by Geppetto)
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