La morte di Agricola

Sed mihi filiaeque eius praeter acerbitatem parentis erepti auget maestitiam, quod adsidere valetudini, fovere deficientem, satiari vultu complexuque non contigit....

Ma a me e alla figlia di costui eccetto la durezza del parente strappato via si aggiunge la mestizia, perché non capitò di assisterlo nella salute, di favorire lui che era deficitario, di dargli soddisfazione con l'espressione e l'abbraccio.

Avremmo dovuto certamente eccettuare (mettere da parte) gli ordini e le voci, che abbiamo plasmato all'interno dell'animo. Questo nostro dolore, per la condizione di una così lunga assenza quattro anni prima è stata una perdita.

Tutte le cose senza dubbio, ottimamente dei parenti, assistendolo l'amatissima moglie sopravvissero (furono superstite) al tuo onore; sei tuttavia compianto con pochissime lacrime, e le novità in voga rimpiansero qualcosa del tuo sguardo. Se qualche posizione tra i pii fosse a portata di mano, se, come piace ai sapienti, le grandi anime non si estinguono con il corpo, tu dovresti riposare tranquillamente, e tu ci chiameresti a casa tua dal debole rimpianto e dai lamenti femminili alla contemplazione delle tue virtù, le quali non è consentito che si rimpiangano né che vengano deplorate.
(By Maria D. )

Versione tratta da Tacito

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