Galba sceglie il suo successore

Augustus in domo successorem quaesivit, ego in re publica, non quia propinquos aut socios belli non habeam, sed neque ipse imperium...

Augusto cercò il successore in casa, io nello stato, non perché non abbia parenti o compagni di guerra, ma perché io stesso non ho accettato l'impero per ambizione, e sia come attestato del mio giudizio non soltanto le mie necessità (vincoli di parentela), che ho messo in secondo piano, ma anche le tue (vincoli di parentela).

Tu hai un fratello di pari nobiltà, più grande d'età, degno di tale fortuna se tu non fossi preferibile. Questa tua età che dovrebbe ormai evitare i desideri dell'adolescenza, questa vita in cui tu non abbia alcuna cosa trascorsa che dev'essere scusata.

Hai sopportato una fortuna ancora tanto avversa: le cose favorevoli esaminano gli animi con stimoli più duri, perché vengono sopportate le miserie, siamo corrotti dalla felicità. Tu in verità terrai saldamente con la medesima costanza la fiducia, la libertà, l'amicizia, particolari beni dell'animo umano, ma alcuni le diminuiscono con l'obbedienza: irromperà l'adulazione, le blandizie e il pessimo veleno della vera condizione dell'animo, la propria utilità per ognuno.

Anche se io e te oggi parliamo molto semplicemente fra noi, tutti gli altri sono più volentieri con la nostra fortuna che con noi; dato che persuadere un principe necessita di molto impegno, l'approvazione nei riguardi di qualunque principe senza coinvolgimento dell'animo viene incalzata.
(By Maria D. )

Versione tratta da Tacito

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