Carriera e indole di Catone

Consulatum gessit cum L. Valerio Flacco, sorte provinciam nactus Hispaniam citeriorem, exque ea triumphum deportavit....

Esercitò il consolato con L. Valerio Flacco, gli toccò in sorte la provincia della Spagna Citeriore, e da questa deportò un trionfo.

Ma Catone, eletto censore con lo stesso Flacco, fu severamente a capo di tale potere. Infatti rivolse sia l'attenzione verso parecchi nobili sia aggiunse nell'editto parecchie novità, grazie a tale cosa la lussuria, che già allora iniziava a serpeggiare, venisse repressa. Non cessò all'incirca per ottant'anni, dall'adolescenza fino all'estrema vecchiaia a sostenere le inimicizie a causa dello stato.

Tentato da molti non solo non rese alcuna esitazione di pensiero, ma, per tutto il tempo in cui visse, crebbe nella lode delle virtù. Fu di singolare ingegno in tutte le cose. Infatti fu sia un contadino zelante che un esperto di giureconsulto che un grande comandante che un lodevole oratore che una persona molto appassionata di lettere.

Aveva intrapreso lo studio di tali cose anche se molto anziano, tuttavia fece un così grande progresso, che non si riuscì a trovare facilmente né in merito ai fatti Greci né Italici, qualcosa che gli sia stato sconosciuto.
(By Maria D. )

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