L'esordio delle Filippiche
Antequam de re publica, patres conscripti, dicam ea, quae dicenda hoc tempore arbitror, exponam vobis breviter consilium et profectionis et reversionis meae....
Prima che, Padri Iscritti, dirò in merito allo stato quelle cose, che credo che bisogna dire in questo momento, vi esporrò brevemente la decisione sia della mia partenza che del mio ritorno.
Io talvolta sperando che lo stato fosse revocato alla vostra decisione e autorità, stabilivo di dover restare, per così dire in una certa veglia consolare e senatoria. In verità non me ne andavo in alcun luogo e non distoglievo lo sguardo dallo stato da quel giorno, in cui fummo convocati nel tempio della dea Terra.
In quel tempio, per quanto fu in me, ho rigettato le fondamenta della pace e ho rinnovato l'antico esempio degli ateniesi; ho fatto uso anche della parola greca, che quella città allora aveva utilizzato nel sedare le discordie, e ho valutato di dover cancellare ogni ricordo per la dimenticanza eterna delle discordie.
Allora c'era il discorso insigne, anche l'egregia volontà di M. Antonio; infine fu confermata la pace tramite lui e i figli di costui con i cittadini più ragguardevoli.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone
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