Vantaggi dell'ascolto e della lettura

Alia vero audientes, alia legentes magis adiuvant. Excitat qui dicit spiritu ipso, nec imagine rerum, sed rebus incendit....

In verità coloro che ascoltano diverse cose, che ne leggono altre contribuiscono di più. Eccita colui che parla con lo stesso fervore, né con l'immagine delle cose, ma brilla grazie alle cose stesse.

Vivono infatti ogni cosa e sono mossi, e noi riceviamo quelle nuove cose come se fossero nate con il favore e la sollecitudine: siamo afflitti non solo dalla fortuna del giudizio, ma anche dal pericolo degli stessi che orano. Oltre a tali cose la voce, l'azione onorevole, utile che ciascuna situazione chiederà, di declamare o la potentissima razionalità nel dire, e, come dovrei dire una volta, insegnano parimenti ogni cosa. Nella lettura c'è un giudizio più certo, che a colui che ascolta frequentemente o il suo favore sottrae a ciascuno o quel clamore di coloro che ascoltano.

Si vergogna infatti di dissentire, e per così dire siamo frenati da una certa tacita verecondia di credere più a noi, piacendo frattanto ai più anche le cose viziose, e sono lodate da coloro che sono sollecitati anche quelle cose che non piacciono. Ma di contro accade anche che i giudizi distorti non conferiscano ottimamente la grazia ai detti. La lettura è libera non attraversa di corsa come l'impeto dell'azione, ma è lecito ripetere più spesso, sia se dovessi dubitare sia se volessi affidarti internamente alla memoria.

Dovremmo tender di nuovo in verità e dovremmo trattare e, come lasciamo andare i cibi masticati e per lo più liquefatti per essere digeriti più facilmente, così la lettura non cruda, ma ammorbidita grazie alla molta ripetizione e per così dire portata a termine, dovrebbe essere affidata alla memoria e all'imitazione.
(By Maria D. )

Traduzione libera

D'altra parte, ascoltando o leggendo si riceve un aiuto diverso. Chi parla eccita con il suo stesso spirito, e infiamma non con l'immagine delle cose, ma con le cose stesse.

Infatti, tutto vive e si muove, e noi accogliamo quelle novità come se nascessero, con favore e sollecitudine: non siamo toccati solo dalla fortuna del giudizio, ma anche dal pericolo stesso di coloro che supplicano. Oltre a ciò, la voce, un'azione decorosa, adattata a ogni circostanza, il modo di pronunciare, che è la parte più potente nel parlare, e, per dirla in una volta, tutto ciò insieme insegna. Nella lettura, il giudizio è più sicuro, poiché chi ascolta spesso è influenzato dal proprio favore o dal clamore degli altri che lodano.

Infatti, ci vergogniamo a dissentire, e siamo trattenuti da una sorta di timida vergogna a credere di più a noi stessi, mentre nel frattempo anche cose viziate piacciono a molti e sono lodate da coloro che sono stati sollecitati, anche se non piacciono. Ma accade anche il contrario, cioè che i giudizi errati non riconoscano il merito a discorsi eccellenti. La lettura è libera e non scorre come l'impeto dell'azione, ma si può ripetere più volte, sia che si dubiti sia che si voglia fissare profondamente nella memoria.

Rispettiamo e analizziamo, e come mettiamo in bocca cibi morbidi e quasi liquidi perché siano più facili da digerire, così la lettura, non cruda, ma ammorbidita da molte ripetizioni e quasi preparata, sia affidata alla memoria e all'imitazione.
(By Starinthesky)

Versione tratta da Quintiliano

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