Il piacere di imparare

Ac veteres quidem philosophi in beatorum insulis fingunt qualis futura sit vita sapientium, quos cura omni liberatos, nullum necessarium...

E in verità gli antichi filosofi immaginano nelle isole dei beati quale sia la vita futura dei sapienti, che ritengono che liberati da ogni preoccupazione, poiché non ricercano alcun culto o preordinamento di vita, non avrebbero fatto alcunchè, se non per impiegare ogni tempo nel ricercare e nell'apprendere attraverso lo studio della natura. Noi invece non solo vediamo che questo costituisce il piacere di una vita beata, ma costituisce anche il sollevamento delle miserie.

Pertanto molti, essendo in potere dei nemici o dei tiranni, molti in prigionia, molti in esilio sollevarono il proprio dolore attraverso gli studi della dottrina. Il principe di tale città Falereo Demetrio essendo stato cacciato dalla patria con ingiuria, si rifugiò presso il re Tolomeo ad Alessandria.

Eccellendo costui in questa stessa filosofia ed essendo uditore di Teofrasto, scrisse molte cose illustri in quell'ozio rovinoso non per qualche sua utilità, di cui era privo, ma egli aveva quel culto dell'animo come se fosse un certo cibo d'umanità.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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