I piaceri sono fonte di inquietudine (II)

Quid quod gaudia quoque eorum trepida sunt? Non enim solidis causis innituntur, sed eadem qua oriuntur vanitate turbantur....

Che dire del fatto che le gioie di questi sono anche agitate? (cosa che le gioie di questi sono anche agitate?) Non si appoggiano infatti su solide cause, ma queste stesse dalla cui vanità sono generate sono sconvolte.

Quali invece ritieni che siano i momenti miseri per la confessione di questi stessi, essendo anche questi, per cui si sollevano e si vantano al di sopra dell'uomo, poco sinceri? E questi beni sono angosciosi e si crede che alcuna fortuna non abbia meno bene di quella ottima;

c'è bisogno di un'altra prosperità per tutelare la fortuna e al posto di questi stessi voti che subentrarono bisognerebbe fare i voti. Infatti tutto ciò che avviene per caso è instabile: ciò che avrà sollevato più in alto, è più opportuno nel declino.

Poi tutte le cose caduche non dilettano nessuno; dunque è necessario che la vita di coloro che preparano con grande impegno ciò che posseggono con maggiore impegno sia molto misera, non soltanto molto breve.
(By Maria D. )

Ulteriore proposta di traduzione

Che dire del fatto che le loro gioie sono ansiose? Non appoggiano su solide basi, ma loro stesse sono turbate dalla stessa vanità, dalla quale traggono origine.

Quali credi invece siano i loro momenti, da essi stessi confessati come miseri, quando anche quelle cose con cui si innalzano e si esaltano sopra la condizione umana sono così poco sincere?I beni anche i più grandi sono quelli che causano affanno e non ci si deve fidare di alcuna fortuna meno che di quella che si ritiene più favorevole; è necessaria una felicità per proteggere la felicità e si devono fare voti per le cose stesse che sono già accadute.

Infatti, tutto ciò che viene per caso è instabile: ciò che si è elevato più in alto è più incline alla caduta.

Nessuno, d'altra parte, si compiace di una caduta; quindi, è inevitabile che la vita di coloro che con grande fatica procurano ciò che possederanno con fatica ancora maggiore sia non solo brevissima, ma anche la più misera.
(By Starinthesky)

Versione tratta da Seneca

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