Accettare la morte (Versione latino Seneca)

Desinamus quod voluimus velle. Ego certe id ago ne senex eadem velim quae puer volui....

Dobbiamo smettere di volere ciò che abbiamo voluto. Io faccio sicuramente ciò per non desiderare da anziano quelle stesse cose che desiderai da fanciullo.

In quest'unico proposito scorrono i giorni, le notti, questa è la mia opera, questo il pensiero, imporre la fine agli antichi mali. Faccio ciò in modo tale che un giorno sia per me come l'intera vita; non lo afferro per Ercole come se fosse l'ultimo, ma osservo quello così come se potesse essere l'ultimo. Ti scrivo con quest'animo questa lettera, come se la morte fosse in procinto di chiamarmi mentre sto massimamente scrivendo;

sono pronto a morire, e perciò fruirò della vita quanto a lungo ciò sia sul punto di accadere io sarò sospeso (attaccato ad un filo). Prima della vecchiaia mi sono preoccupato di vivere bene, durante la vecchiaia di morire bene; ma il morire bene vuol dire morire volentieri. Impegnati a non fare mai qualcosa malvolentieri: qualunque cosa sta per accadere è necessaria a chi è in contraddizione, perché chi desidera non ha necessità.

Dico così: colui che accetta volentieri gli ordini, evita la parte più dura della schiavitù il fare ciò che non vuole; non è misero colui che fa qualcosa perché gli è stato ordinato, ma colui che lo fa malvolentieri.
(By Maria D. )

Ulteriore proposta di traduzione

Finiamo(la) di volere ciò che abbiamo voluto. Io certamente faccio in modo che da vecchio non voglia le stesse cose che da fanciullo ho voluto. A questa sola cosa vanno i giorni, a questa le notti, questo è il mio lavoro, questo il mio pensiero, porre fine ai vecchi mali.

Faccio in modo che per me un giorno sia come tutta la vita; e non certo lo afferro come ultimo, ma lo guardo come se possa essere anche l'ultimo. Con questo animo ti scrivo questa lettera, come se la morte stesse per richiamarmi proprio mentre scrivo; sono pronto ad uscire, e perciò godo della vita perché non dipendo eccessivamente da quanto tempo mi resterà ancora.

Prima della vecchiaia mi sono preoccupato di vivere bene, nella vecchiaia di morire bene; e morire bene è morire volentieri. Fa' in modo di non fare mai nulla controvoglia: qualunque cosa debba accadere a chi resiste, non è una necessità per chi lo fa volentieri.

Dico così: chi accetta volentieri gli ordini sfugge alla parte più amara della schiavitù, il fare ciò che non vuole; non è misero chi è costretto a fare qualcosa, ma chi lo fa controvoglia.
(By Starinthesky)

Versione tratta da Seneca

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