La scelta degli amici (Versione latino Seneca)

Nihil tamen aeque oblectaverit animum quam amicitia fidelis et dulcis. Quantum bonum est ubi praeparata sunt pectora in quae tuto secretum...

Nulla tuttavia potrebbe dilettare l'animo alla stessa maniera dell'amicizia fedele e dolce.

Quanto bene c'è dove sono preparati i cuori in cui discenda in sicurezza ogni segreto, la cui coscienza tu debba temere meno della tua, il cui parlare lenisca la sollecitudine, che prenda una decisione in base alla propria opinione, che l'ilarità disperda la tristezza, che lo stesso sguardo diletti! È chiaro quelli superficiali, per quanto sarà possibile realizzare, li strapperemo dai desideri; serpeggiano infatti i vizi e passano in chi è più vicino e danneggiano con il contatto.

Pertanto come bisogna badare nella pestilenza di non sedersi accanto ai corpi ormai colpiti e brucianti a causa della malattia, perché trarremo i pericoli e saremo affannati (spossati) dallo stesso respiro, così nello scegliere gli ingegni degli amici ci impegneremo a prendere quelli meno corrotti possibile: l'inizio della malattia è mescolare le cose sane con quelle malate.

Né perciò ti dovrei ammonire, di non seguire o attirare alcuno se non il saggio. Dove infatti troverai costui che cerchiamo in tanti secoli? Come ottimo ci sia il minimamente cattivo.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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