Non bisogna temere la morte (Versione latino Seneca)

Quantum potes itaque, ipse te cohortare, Lucili, contra metum mortis: hic est qui nos humiles facit; hic est qui vitam ipsam, cui parcit, inquietat ac perdit; hic omnia ista dilatat, terrarum motus et fulmina....

Per quanto puoi, Lucilio, esorta te stesso, contro la paura della morte: questa è colei che ci rende umili; questa è colei che agita e perde la stessa vita, di cui ha rispetto; questa dilata tutte queste cose, i movimenti delle terre e i fulmini.

Sopporterai tutte queste cose costantemente, se avrai pensato che non ci sia alcuna differenza tra il tempo esiguo e lungo.

Le ore sono quelle che perdiamo; pensa che è il giorno, pensa che sono i mesi, pensa che sono gli anni: perdiamo veramente quelli che sono destinati a perdersi. Cosa, ti prego, importa se giunga a quelli?

Il tempo scorre e abbandona quelli più desiderosi di loro stessi; non è mio né ciò che sarà né ciò che fu: sono appeso all'istante del tempo che fugge, e l'essere stato modico (breve, poco) è di gran valore.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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