Confidenze tra padre e figlia

In die nuptiarum Iuliae cum Pompeio, inusitatus dialogus inter patrem et filiam fit; ille enim erat nuptialis dies et Caesari et Iulillae. At, cum Caesaris tertiae nuptiae essent, ille dixit

Nel giorno delle nozze di Giulia con Pompeo, avviene un dialogo inusuale tra padre e figlia; infatti, quello era il giorno delle nozze sia per Cesare sia per Giulietta.

Ma, poiché erano le terze nozze di Cesare, egli disse di sperare che per lui fossero le ultime. Giulia, stuzzicata dalla curiosità e poiché tali parole le sembravano nuove, gli chiese se parlasse così perché era stato catturato dall'amore della nuova sposa. Cesare negò: come poteva (essere), quando non aveva visto Calpurnia quasi mai? Inoltre, sebbene si diceva che Calpurnia era bella, era ancora una fanciulla; egli era stato costretto dall'opportunità al matrimonio.

Giulia si turbava: Pompeo sembrava amarla con tutto il cuore. Cesare rassicurò la figlia; e stava bene a Giulietta, dal momento che comunque doveva sposare Pompeo: infatti, i matrimoni venivano combinati per gli interessi della famiglia, non per amore. Stava già andando via, quando la figlia gli chiese di nuovo se avesse sposato sua madre Cornelia per interesse.

"Ero stato costretto a sposarla" disse Cesare "ma poi, quando da Silla ero stato costretto a fare il divorzio da lei (lett con lei), non avevo voluto obbedire. Fu la sola e unica che sia mai stata amata da me".
(By Vogue)

TESTO LATINO COMPLETO

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