La cicala e la civetta
In suis fabulis poEta Phaedrus saepe de superbis feris narrat et semper propter superbiam ferae virique puniuntur. In tenebris cicada canit et noctuae molesta est. In obscuris silvis noctua, ... Sic cicada superbiae poenas pendet. (da Fedro)
Nelle sue favole, il poeta Fedro spesso narra di fiere superbe e sempre, a causa della superbia, le fiere e gli uomini vengono puniti.
La cicala canta nelle tenebre ed è molesta alla civetta. Nelle oscure foreste, la civetta cerca cibo e di giorno dorme nella cavità di un albero.
A causa del suono della cicala, la civetta non trova cibo; allora chiede silenzio, ma la cicala non tace e disdegna le parole della civetta. Quindi la civetta, con un inganno, persuade la chiacchierona cicala e dice: "Ora ricevo un dono da Atena; desidero dividere il dono con te." Subito, per stupidità, la cicala avida vola.
La furba civetta abbandona la cavità e con il becco spaventa e uccide la cicala. Così la cicala paga il prezzo della superbia.
(By Vogue)
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