Il comportamento indegno e tracotante del decemviro Appio Claudio

Anno trecentesimo ab urbe condita, decemviri creati sunt. Unus ex iis Appius Claudius Virginiam, virginem plebeiam, adamavit....testo latino completo

Nell'anno trecentesimo dalla fondazione di Roma, vennero eletti i decemviri. Uno di loro Appio cCaudio, amava Virginia, una fanciulla plebea.

Ma non potendola convincere con lusinghe, diede il compito ad un suo cliente di chiederla in schiavitù. Pensava infatti che l'avrebbe facilmente convinta, essendo egli stesso l'accusatore ed il giudice. Lucio Virginio, padre della fanciulla, in quel periodo era lontano a causa della milizia. Il cliente dunque si diresse verso Virginia che stava giungendo nel foro affermando che lei era la sua schiava: le ordinò di seguirlo; la minacciò che altrimenti l'avrebbe portata via con la forza. Mentre la fanciulla era colta da stupore, molti accorsero al clamore della nutrice.

Quello non potendo portar via la fanciulla la convocò in tribunale, sotto Appio Claudio come giudice. Frattanto avendo ricevuto la notizia del pericolo della figlia, Virginio all'alba giunse a Roma e subito piangendo giunse nel foro ed implorando l'aiuto dei cittadini portò via la figlia. Appio ostinato salì in tribunale, e consegnò virginia al suo cliente. Allora, non ottenuto alcun aiuto, il padre dilaniato nell'animo disse: "Ti prego, Appio, perdona al dolore di un padre: permettimi di abbracciare per l'ultima volta mia figlia." Nonostante Appio non fosse convinto, tuttavia fu concesso perdono al padre, che condusse la figlia in segreto e, afferrato il coltello, trafisse il petto della stessa.

Allora s'incamminò con l'arma e trovò rifugio presso l'esercito. Poi l'esercito occupò non a lungo il Monte Aventino: furono eletti dieci tribuni militari e i decemviri furono multati o con la morte o con l'esilio.
(By Maria D. )