Il desiderio di conoscere è innato nell'uomo

Vide quem nobis locum dederit. In media nos sui parte constituit et circumspectum omnium nobis dedit; nec erexit tantummodo hominem sed...

Guarda quale posto ci ha dato. Ci ha posto in mezzo a lei e ci ha dato la facoltà di vedere tutto intorno;

né diede solo all'uomo posizione eretta, ma per farlo anche adatto alla contemplazione, affinché potesse seguire gli astri che scivolano da oriente ad occidente e volgere il suo sguardo intorno con il tutto, gli fece un alto capo e lo collocò su di un collo flessibile; poi, conducendo sei costellazioni durante il giorno, sei durante la notte, svelò ogni parte di sé, affinché grazie a quelle, che aveva offerto ai suoi occhi, inducesse  il desiderio anche delle altre.

Non le vediamo infatti tutte né tanto grandi quanto sono, ma la nostra vista si apre la via per investigare e getta le fondamenta per la verità, in modo che la ricerca passi da ciò che è evidente a ciò che è oscuro, e scopra qualcosa di più antico del mondo stesso: da dove sono venuti fuori queste stelle; quale fosse la condizione dell'universo prima che i singoli elementi si separassero per formare diverse aggregazioni;

quale principio razionale abbia separato le cose ammassate e confuse; chi abbia assegnato i luoghi alle cose. Il nostro pensiero si apre un passaggio attraverso i baluardi del cielo e non si accontenta di conoscere ciò che si mostra.

Versione tratta da Seneca

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