Il dono dell'amicizia
Amicitiam, o mi dilecte amice, magnum bonum existimas. Amicus enim solacium praebet in aerumnis, auxilium in periculis,....praeclarum libellum de amicitia componit et mittit ad Titum Pomponium Atticum, amicum suum.
Amico mio diletto, considera l'amicizia un sommo bene. L'amico infatti offre conforto nelle sofferenze, soccorso nei pericoli, letizia nella fortuna favorevole.
Per questo devi stringere amicizie solide fino dall'infanzia, ma gli amici si scelgono prudentemente; infatti, poiché l'amicizia procura non solo gioie, ma anche doveri, dobbiamo esaminare le indoli degli amici, soprattutto nella sorte avversa.
Nella sorte favorevole, infatti, gli amici abbondano, in quella avversa spesso spariscono. Gli antichi considerano l'amicizia un dono degli dei e tramandano straordinari esempi di leale e salda amicizia.
Molti filosofi e uomini dotti scrivono opere sull'amicizia; anche Marco Tullio Cicerone scrive sull'amicizia e lo dedica a Tito Pomponio Attico, suo amico. (da Cicerone)
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?