Il maestro e il discepolo

Boni discipuli praeceptores tamquam parentes amant; nam praeceptores mentium parentes sunt....

I discepoli virtuosi amano i maestri tanto quanto i genitori; infatti i precettori sono i genitori delle menti.

Il buon maestro assume prima di ogni cosa nei confronti dei discepoli la disposizione d'animo di un padre: non è affatto iracondo, non punisce severamente i fanciulli negligenti e non si allarga eccessivamente con le lodi nei confronti di quelli diligenti.

I discepoli vanno volentieri a scuola e, incitati dall'emulazione, apprendono molte cose. Molti discepoli sono frenati dal timore e dall'ansia, poiché i fanciulli temono il rimprovero dei maestri.

Ma il buon maestro insegna ai fanciulli (doceo + accusativo) o agli adolescenti senza castighi.

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