IL MITO DI DANAE - VERSIONE latino e traduzione
Il mito di Danae - versione latino e traduzione
In Argolide turrita urbs Argi erat: praeerat Acrisius rex, qui ex Eurydice uxore nullos filios habuerat, sed unam filiam, pulcherrimam Danaen....
In Argolide c'era la città turrita (munita di torri) di Argo: vi era a capo il re Acrio, che aveva avuto nessun figlio dalla moglie Euride, ma una sola figlia, la bellissima Danae.
Una volta il re partì dalla città per l'oracolo per conoscere il nome del suo successore. Poichè l'oracolo aveva predetto che quello stesso sarebbe stato ucciso dal nipote nato da Danae, Acrisio, per impedire l'esito della profezia, chiuse la figlia in una cella turrita, che era sporgente sopra le mura della città e dispose da ogni parte guardie armate e cani assai feroci per custodire l'ingresso.
Ma Giove, mosso dalla misericordia per la fanciulla, perché si realizzasse l'oracolo, si trasformò in pioggia d'oro e, attraverso la pioggia, giunse nella torre bagnando Danae che dormiva. Dall'unione nacque Perseo. Dopo che il re Acrisio seppe della nascita del fanciullo, atterrito gettò in mare Danae e Perseo in un'arca chiusa affinché annegassero.
Questi tuttavia giunsero nell'isola di Serifo, dove Polidette regnava; un pescatore, vedendo i due naufraghi, fu fortemente agitato e li condusse alla reggia dove vennero accolti cordialmente.
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