Il nemico compie un errore e Cesare vince la sua resistenza
Postremum omnium proeliorum inter Caesarem atque milites Pompeianos apud Mundam pugnatum est....
Si combattè presso Munda l'ultima di tutte le battaglie fra Cesare ed i soldati pompeiani.
Questa fu a lungo di esito incerto. Allora accadde a Cesare una cosa strana: dopo 14 anni il manipolo dei veterani iniziò a ritirarsi: questi, anche se non si erano dati ancora alla fuga, tuttavia davano l'idea dell'esercito che fuggiva.
Pertanto costui allontanò il cavallo e come chi è arrabbiato (cosa che era accaduta raramente) si lanciò in prima linea. Qui iniziò ad afferrare, a rassicurare, a rimproverare ad alta voce, quelli che fuggivano. Allora le cinque coorti nemiche, che Labieno aveva inviato a difesa dell'accampamento che era in pericolo, diedero l'impressione della fuga.
Cesare convertì ciò a suo favore, e lanciatosi contro coloro, per così dire che fuggivano, rianimò gli animi dei suoi e distrusse i nemici.
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