Il quinto libro dell'Eneide (Versione latino)

Aeneas, e Libya in Italiam navigans, deflectere in Siciliam vi tempestatis cogitur; ubi ab Aceste Troiano benevole exceptus est; patri...

Enea, navigando dalla Libia in Italia, dall'impeto di una tempesta fu costretto a deviare verso la Sicilia;

dove fu accolto benevolmente dal troiano Aceste; celebrò per il padre Anchise, che lì nell'anno precedente la morte l'aveva portato via, il sacro anniversario, e quattro giochi, la corsa navale e a piedi, lo scontro cesto, il lancio delle frecce, a cui Ascanio aggiunse la corsa a cavallo. Frattanto le donne troiane, sotto l'impulso di Giunone, l'esortazione di Iride, incendiarono le navi per il disgusto della navigazione; quattro di queste furono bruciate, le restanti furono preservate per la pioggia che Giove lanciò.

Per tale ragione Enea e i compagni marinai lasciarono gli anziani e le donne in Sicilia e trasportarono con loro soltanto il fior fiore della gioventù. Anchise convalidò in sogno Questo progetto, il quale convinse anche Enea ad accostarsi in Italia dalla Dea Sibilla: con la guida di questa dovette discendere agli inferi, dove vedrà l'ordine e gli eventi del futuro.

Enea obbedì ai moniti del padre: fondò in Sicilia la città di Acesta, tramite Venere riconciliò Nettuno, e sciolse la flotta in Italia; durante questo percorso Palinuro il timoniere della nave mentre dormiva precipitò in mare.
(By Maria D. )

Versione tratta da Charles de la Rue

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