Il sogno della madre di Scipione l'Africano

Et C. Oppius et Iulius Hyginus aliique, qui de vita et rebus Africani scripserunt, matrem eius diusterilem existimatam tradunt, P. quoque Scipionem, cum quo nupta erat, liberos desperavisse....

E C. Oppio e Giulio Igino e altri, che scrissero in merito alla vita e alle vicende dell'Africano, tramandano che la madre di costui fu considerata a lungo sterile, che anche P Scipione, con cui era sposata, aveva perduto la speranza di prole.

Poi nella camera da letto e sul letto della donna, giacendo da sola poiché il marito era assente mentre dormiva profondamente, improvvisamente fu visto che giaceva vicino a lei un enorme serpente e che costui messosi in salvo non potè essere trovato da coloro che avevano osservato, spaventati e che gridavano.

Si racconta che lo stesso P Scipione riportò ciò agli aruspici; compiuto il sacrificio questi risposero che la moglie avrebbe generato figli, e dopo pochi giorni, dopo che quel serpente fu visto nel letto, la donna cominciò a patire i segni e la sensazione del concepimento di un feto. Successivamente al decimo mese partorì e nacque quel P L'Africano, che in Africa nella seconda Guerra Punica vinse Annibale e i Cartaginesi.

Ma si credette anche che quell'uomo fosse di virtù divina molto più per le imprese che per quel portento.
(By Maria D. )

Versione tratta Aulo Gellio, Noctes Atticae, Notti Attiche

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