Il valore del giovane Gneo Marcio nella conquista di Corioli
Inter Romanos et Volscos, bellum et asperum et incertum flagrabat. Erat tum in Romanorum castris Cn. Marcius, adulescentulus strenuus et consilii plenus....
Tra i Romani ed i Volsci, divampava una guerra dura ed incerta. C'era allora nell'accampamento dei Romani Cneo Marcio, un giovinetto valoroso e pieno di saggezza.
I Romani si erano stanziati a Corioli, città dei Volsci, e si erano scagliati contro i provinciali e non riflettevano in merito al pericolo esterno. Ma accorsero improvvisamente da Anzio le truppe ausiliarie ed invasero i nostri da dietro e contemporaneamente i Coriolani uscivano fuori dalla città. Dato che il presidio dei Romani tentava invano di difendere l'accampamento con spade ed armi da getto, ormai la trincea vacillava ed era stato riempito il fossato ed i cervi e gli altri baluardi erano stati sradicati dai cittadini di Anzio.
Allora Cneo Marcio che si trovava per caso tra le sentinelle, con pochi compagni non solo respinse i Coriolani, ma con eccezionale coraggio irruppe in città attraverso una porta accessibile, ne distrusse molti ed incendiò con le fiaccole gli edifici adiacenti al muro. I volsci erano in difficoltà per via delle fiamme, i provinciali gridavano, le donne ed i fanciulli piangevano, anche l'animo delle truppe ausiliarie era sconvolto.
Allora Marcio esclamò: "Veterani e alleati, attaccate i Volsci e disperdeteli: attaccherete la città e la distruggerete. Lascerete il ricordo eterno del vostro coraggio." Così i Volsci vennero sconfitti, occuparono la città di Corioli, le truppe ausiliarie di Anzio si diedero alla fuga: per la celebre vittoria Cneo Marcio poi fu soprannominato dai Romani Coriolano.(By Maria D.)
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?