Il vecchio e la morte
Pauperrimus homo, senectute et morbis debilitatus, in humili casa vitam miserrimam degebat et saepe fame inopiaque omnium rerum laborabat, nec spes melioris fortunae habebat....
Un uomo molto povero, debilitato dalla vecchiaia e dalle malattie, conduceva una vita assai misera in una casa umile e spesso lottava faticosamente per la fame e la mancanza di ogni cosa e neppure aveva la speranza di una migliore fortuna.
Conservava la vita con piccolissimi frutti della terra e quando si avvicinavano i fortissimi freddi dell'inverno raccoglieva i legnami nel vicino bosco con grandissimo sforzo. Una volta considerando da lontano le magnifiche case dei ricchi e considerandola sua sorte assai misera e ostile si lamentò così: "Molti uomini conducono una vita assai beata: nessuna condizione è più misera e più dura della mia sorte.
Venga quindi la morte: non sopporto più affanni tanto intensi! Nessuna morte sarà più spietata della mia vita!" Ed ecco che la morte udite le parole del poverissimo contadino, subito apparve, mostrò all'uomo la sua falce e (gli) chiese: "Che cosa desideri amico?
Allora il vecchio con grandissimo terrore rispose: "Ti ho invocato perché ero bisognoso d'aiuto: infatti il fascio dei legnami è caduta dalla mie spalle: metti di nuovo sulla (mia) schiena il carico e sarò contente.
(By Vogue)
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