Integrità di Lucio Scipione Asiatico

Magni interest ut integritatem Lucii Scipionis, Africani fratris, memoremus....

È di grande importanza ricordare (che ricordiamo) l'integrità di Lucio Scipione, fratello dell'Africano.

Essendo giunto come console in Asia contro Antioco, Antioco iniziò a istruire l'esercito schierato a battaglia, Scipione non rifiutò la contesa. Ma i due eserciti schierati a battaglia essendo al cospetto, sorta una nube generò una caligine, che non recò danno proprio per nulla ai Romani, questa stessa recò danno moltissimo ai soldati del re; infatti l'umidità non indeboliva le spade o le armi da getto dei romani, aveva in verità allentato gli archi, che i soldati di Antioco utilizzavano, e le fionde e le cinghie dei giavellotti.

Pertanto l'esercito del re fu disperso e messo in fuga. Lucio Scipione, ritornato a Roma, trionfò con ingente gloria e ricevette il soprannome di asiatico. Poi fu accusato insieme con il fratello per il denaro ricevuto da Antioco, tuttavia fu condannato e fu condotto in carcere. Allora Tiberio Gracco, che, era evidente che era nemico di Scipione, non si dispiacque di parlare presso i giudici a favore di Lucio, ordinò che costui fosse lasciato andare.

Inviati poi i questori a casa di Scipione non trovarono alcun indizio del denaro regale. Fu consegnato a Lucio Scipione dagli amici e dai parenti quel denaro di cui era stato multato; in verità Scipione non volle accettarlo.
(By Maria D. )

Versione tratta da Lhomond

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