L'esercito di Cesare soffre per la mancanza di viveri
Integras atque incolumes copias Caesar inferiore militum numero continebat...Cum Pompeiani omnium rerum copia abundarent... quod putabant celeriter se copiam habituros esse.
Cesare tratteneva le truppe, che erano in condizioni ottimali e in buona salute, con un numero inferiore di soldati, mentre quelli avevano abbondanza di ogni cosa. Infatti ogni giorno arrivava da ogni parte un gran numero di navi che portavano provviste.
Egli stesso, invece, consumate le scorte di frumento in lungo e in largo, era in grandissima difficoltà. Tuttavia i soldati sopportavano queste cose con straordinaria pazienza.
Infatti avevano memoria che l'anno precedente, in Spagna, dopo avere sopportato con pazienza e fatica le stesse cose, avevano condotto a termine una guerra durissima; ricordavano che, avendo sopportato ad Alesia una grande carestia, una anche maggiore ad Avarico, avevano sconfitto grandi popoli. Non rifiutavano l'orzo, quando veniva dato loro, né i legumi.
Ma gradivano [lett. tenevano in grande onore] molto la carne ovina, della quale c'era in Epiro una grande abbondanza. Il frumento cominciava già a maturare e la stessa speranza sosteneva il disagio, poichè ritenevano che presto avrebbero avuto abbondanza.
Versione tratta da Cesare
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?