L'età dell'oro e dell'argento

Prima humani generis aetas a poetis aurea aetas appellatur, quia prisci homines sub dei Saturni regno sine curis ac laboribus, sine morbis doloribusque vitam beatam agebant neque mortem cognoscebant....

La prima era del genere umano è chiamata dai poeti "Età dell'oro" poiché gli antichi uomini sotto il regno del Dio Saturno, conducevano una vita beata, senza preoccupazioni e fatiche, senza malattie e dolori.

e non conoscevano la morte. La primavera era eterna: la terra (era) non arata, ricca di fonti, donava una grande abbondanza di messi e frutti e gli alberi offrivano i loro frutti agli uomini in modo spontaneo. Tra gli animali non c'erano inimicizie alcune: le miti pecore non temevano gli agguati dei lupi voraci, i feroci leoni condividevano il cibo con i timidi cervi.

Ma quando Giove, figlio di Saturno, usurpò il regno del padre, sulla terra apparvero le stagioni e con quelle la fame, la sete e anche le malattie. Infatti in inverno, a causa del freddo rigido, o in estate, a causa del calore eccessivo, gli uomini erano colpiti da diverse malattie e morivano spesso.

La terra non donava più in modo spontaneo, come prima, le messi ma forniva agli uomini gli alimenti necessari solamente con l'assiduo lavoro dei contadini. Per questo i poeti chiamano età dell'argento la seconda età del genere umano.

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