L'Hortensius Ciceroniano

Inter hos ego imbecilla tunc aetate discebam libros eloquentiae, in qua eminere cupiebam fine damnabili et ventoso per gaudia vanitatis...

Tra questi io allora durante l'età inferma apprendevo i libri dell'eloquenza, in cui desideravo elevarmi sulla fine riprovevole e e tempestosa tra le gioie dell'umana vanità, ed ero giunto grazie all'ormai ordine consueto di apprendere al libro di un tal cicerone, la cui lingua ammirano pressoché tutti, non allo stesso modo il cuore. Ma quel libro contiene l'esortazione dello stesso per la filosofia ed è chiamato Hortensio.

Quel libro in verità mutò il mio stato d'animo e per te stesso signore, mutò le mie preghiere e rese diversi i voti e i miei desideri. Mi diminuì

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