La filosofia, guida della vita
Quae scribis unde veniant scio; non sunt ficta nec colorata. Dicam tamen quid sentiam: iam de te spem habeo, nondum fiduciam....
So donde vengano quelle cose che scrivi; non sono finte né imbellettate. Dirò tuttavia cosa io senta: ora nutro la speranza in merito a te, non ancora la fiducia.
Vorrei che Anche tu stesso faccia lo stesso: ciò che credi che per te sia facile e in rapido movimento non esiste. Scuotiti e scruta e osserva in modo diverso; prima di ogni cosa esamina questo, se procedi nella filosofia o nella vita stessa. La filosofia non è un artificio popolare né preposto all'ostentazione; non è nelle parole ma nei fatti. Non si applica allo scopo, di essere impiegata la giornata con qualche allettamento, per essere tolta la nausea con l'ozio: forma e forgia l'animo, dispone la vita, guida le azioni, indica le cose da fare e da tralasciare.
Senza questa nessuno può vivere intrepidamente, nessuno sicuramente; nelle singole ore (ogni ora) accadono cose innumerevoli tanto da esigere consiglio, che bisogna chiedere a lei. Qualcuno dirà: "A cosa mi giova la filosofia, se esiste il fato? A cosa giova, se c'è una divinità che guida?
A cosa giova, se comanda il caso?". Qualunque cosa esiste fra queste, Lucilio, bisogna filosofare; sia se il destino ci costringe con una legge inesorabile, sia se una divinità arbitro ha disposto tutte quante le cose dell'universo, sia se spinge e getta le cose umane senza ordine, la filosofia deve tutelarci.
(By Maria D. )
Versione tratta da Seneca
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