La filosofia povera e nuda
Diogenes philophus Athenis vivebat in maxima omnium rerum inopia: nam angustiorem cupam pro domicilio habebat. [...]Cui statim philosophus:"Hoc unum peto - inquit -; locum istum paulum muta, quia solem videre non possum". Tunc perturbatus Alexander discessit atque comitibus: "Diogenes philosophus -inquit -, quia veram sapientam possidet, divitior ac felicior quam Alexander rex profecto est.
Diogene il filosofo (errore di stampa la parola è "philosophus" non "philophus") viveva ad Atene in una grandissima penuria di ogni cosa: infatti aveva una botte piuttosto angusta al posto di una casa. Il filosofo possedeva nella botte soltanto un piatto di legno.
Anzi quando vide un fanciulletto che attingeva l'acqua con le mani, subito gettò via piuttosto lontano anche il piatto.
Una volta, il re Alessandro Magno andò dal filosofo e gli disse: "Io sono il signore della Macedonia, della Grecia e dell' Asia: quindi sono il re più potente di tutta la terra. Poiché possiedo grandissime ricchezze e un immenso potere, farò ogni cosa per Diogene, se egli stesso lo domanderà". Ilfilosofo subito gli disse: "Chiedo solo questa cosa, cambia un pò questa (tua) posizione, perché non riesco vedere il Sole". Allora Alessandro si allontanò sbigottito e disse ai compagni:
"Il filosofo Diogene, poiché possiede la vera saggezza, è senza dubbio più ricco e più felice del Re Alessandro"
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