La guerra del Peloponneso

Athenienses, consilio Periclis ducis, naves conscendunt et totam Spartam diripiunt spoliantque.

Clara quidem Periclis expeditio habita est; postea navali proelio dimicatum est et Lacedaemonii victi sunt atque fugerunt. Denique, fessi tot malis, pacem in annos quinquaginta fecere, sed indutias proprio nomine condixerunt, mox ex sociorum persona rumpebant.

Hinc belli sedes in Siciliam traducta est et Athenienses bellum terrestre in navale converterunt. Iam Syracusas tenebant, cum Gylippus, Lacedaemoniorum dux, classem cum auxiliis arcessit et ita magnis viribus dimicatur. Prima igitur navalis certaminis congressione Athenienses vincuntur; castra quoque cum omni publica ac privata pecunia amittunt.

Reparatur navale bellum, sed inscitia ducum facile funduntur. Demosthenes dux captivitatem gladio et voluntaria morte vitavit; Nicias collega autem cladem suorum auxit dedecore captivitatis.

Gli Ateniesi, sotto suggerimento del condottiero Pericle, salirono sulle navi e saccheggiarono e spogliano l'intera Sparta.

In verità venne considerata la famosa spedizione di Pericle; poi si combattè in una battaglia navale e gli Spartani furono sconfitti e fuggirono. Alla fine, spossati da tante negatività, stipularono la pace per 50 anni, ma accordarono la tregua sotto il proprio nome, poi la rompevano a causa di un rappresentante degli alleati.

Da quel momento la sede della guerra fu spostata in Sicilia e gli Ateniesi mutarono la guerra terrestre in quella navale. Già occupavano Siracusa, quando Gilippo, condottiero degli Spartani, mandò a chiamare la flotta con le truppe ausiliarie e si combatté così con grandi forze. Gli Ateniesi furono dunque sconfitti durante il primo scontro della competizione navale; persero anche l'accampamento con tutto il denaro pubblico e privato.

Fu preparata la guerra navale, ma vennero affondate a causa dell'inesperienza dei condottieri. Il condottiero Demostene evitò la prigionia con la spada e la morte volontaria; il collega Nicia invece amplificò la strage dei suoi con il disonore della prigionia.
(By Maria D.)

N. B. In questa versione i verbi sono stati tradotti utilizzando il presente storico)

Versione tratta da Giustino

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:05:11