La leggenda del minotauro - VERSIONE latino OFFICINA
La leggenda del minotauro
Autore: sconosciuto
da Officina
Minosse, da giovane, desiderava con tutto se stesso diventare re di Creta. Un giorno chiese a Poseidone di mandare un segno affinché i cretesi capissero che era lui il prescelto.
Poseidone fece uscire dall'acqua un toro e i cretesi capirono che Minosse era il predestinato. Poseidone chiese però a Minosse di sacrificare il toro ma egli se ne dimenticò. Allora il dio fece innamorare la moglie di Minosse del toro così Minosse ebbe per figlio un mostro mezzo toro, mezzo uomo.
Minosse non voleva si sapesse in giro che suo figlio era un mostro, allora chiese a Dedalo di costruire un intricato labirinto per nascondervi il Minotauro (così lo chiamò), ma pretendeva dagli ateniesi (ogni nove anni) quattordici giovani (sette maschi e sette femmine) da dare in pasto al Minotauro.
Per le famiglie era una cosa abominevole e sarebbe continuata se non fosse entrato in scena il principe Teseo che promise agli abitanti di Atene che avrebbe riportato vivi, da Creta, i ragazzi anche se non aveva la più pallida idea di come fare a uscire dal labirinto. Ma Arianna, figlia di Minosse, era pazzamente innamorata di Teseo e decise di aiutarlo.
Chiese a Dedalo se c'era un modo per uscire dal labirinto; no, effettivamente non c'era un modo, tuttavia Dedalo aveva un'idea.
Così Arianna diede a Teseo un grosso gomitolo e gli disse di ritrovare la strada seguendo il filo (che andando avanti avrebbe srotolato). Ma in cambio voleva essere sposata dal principe. Teseo accettò
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