La marticora
Il nuovo latina lectio
Ferunt antiqui rerum scriptores, inter quos Ctesias Graecus gravissimus est, apud Indios... Fine: unde mostrum sagittis vel hastis feriunt et vulnerant, infestissimos aculeos caventes.
Raccontano Gli antichi scrittori, dei quali il più autorevole è il greco Ctesia, che presso gli indi sia nato un mostro immane, il più orribile di tutti le creature orribili per aspetto e natura selvaggia, che essi stessi chiamano marticora.
Per grandezza di corpo (la marticora) è simile al leone, rosso per il colore della pelle. In bocca si trova una fila triplice di denti, le orecchie e gli occhi grigi sono simili a (quelli dell') uomo. Come lo scorpione muove la coda, su cui da entrambi i lati si trovano aculei molto pungenti e duri. Quando qualche bestia ostile si avvicina, la ferisce con gli aculei;
per di più, se attacca a distanza, la ferisce facendo fuoriuscire gli aculei dalla coda. La marticora combatte anche con gli artigli e con i denti, con cui dilania e divora la preda.
E gli uomini non osano avvicinarsi a lei o attaccarla da vicino, ma assalgono la creatura feroce, sedendo sopra degli elefanti, da dove feriscono la bestia mostruosa con frecce od aste, guardandosi dagli aculei molto pericolosi.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?