La morte di Pompeo
Pompei acies habuit XL milia peditum, equites in sinistro cornu DC, in dextero D. praeterea totius Orientis auxilia, totam nobilitatem, innumeros senatores, consulares et qui magnorum iam bellorum victores fuerant. Caesar in acie sua habuit peditum non integra XXX (triginta)...
Pompeo comandò (=habuit) un esercito schierato per la battaglia (=acies) di quarantamila fanti (pedes, peditis)
seicento cavalieri nell'ala sinistra e cinquecento nella destra, poi ancora milizie ausiliarie di tutto l'Oriente, tutta la nobiltà, innumerevoli senatori, governatori di provincia e quelli che erano già stati fra i vincitori di grandi guerre. Cesare comandò nel suo esercito non meno di trentamila fanti, mille cavalieri. Fino ad allora non si si erano mai riunite in uno stesso momento né maggiori truppe romane né con i migliori comandanti (subacturae = participio futuro di subigo) che avrebbero facilmente sottomesso tutto il globo terrestre.
Allora si combatté con straordinario accanimento ed all'ultimo Pompeo ed il suo accampamento (castra, castrorum) furono fatti a pezzi. Lui stesso messo in fuga andò ad Alessandria, per chiedere aiuti al re d'Egitto, che gli era stato dato come protettore dal senato a causa della sua età giovanile.
Ma questo (qui - il re dell'Egitto) assecondando più l'opportunità che l'amicizia, uccise Pompeo e mandò a Cesare la sua testa ed il suo anello. Cesare, vedendo questo, contemplata la testa di un uomo tanto grande, versò delle lacrime.
(By Vogue)
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