La resa della città di Faleri
Post proelium Faliscorum castra a Camillo vastata sunt praedaque ad quaestores magna cum ira militum Romanorum redacta est, sed Camilli imperii severitate cohortum indignatio repressa est....
Dopo la battaglia l'accampamento dei Falerii fu devastato da Camillo ed il bottino fu consegnato ai questori con grande ira dei soldati Romani, ma l'indignazione delle coorti fu repressa dalla severità dell'impero di Camillo.
Poi, nonostante fosse stato allestito l'assedio dalle città e costruite le munizioni, talvolta i cittadini facevano attacchi contro le guarnigioni Romane e fomentavano piccole battaglie. Ma il valore di Camillo, non come forze e risorse, dopo pochi giorni, valse all'espugnazione dei Falerii. Un traditore infatti a mezzanotte avanzò fuori dalla città e condusse subito con l'inganno all'accampamento Romano i figli delle persone più ragguardevoli della città.
In quel luogo Quello aggiunse all'empio delitto uno scellerato discorso dinanzi a Camillo: "imperatore, i Falerii saranno consegnati ai Romani, quando i fanciulli, i cui parenti sono i più ragguardevoli della città, saranno consegnati in tuo potere." Camillo Avendo udito tali parole, adirato rispose così: "Perché hai fatto ciò? "Perchè sei venuto con un trattato scellerato?" I Romani non infrangeranno il patto, che la natura ispirò, con i Falisci: portiamo le armi non contro i fanciulli, ma contro le rocche e gli uomini armati.
Vincerò con le arti Romane, con il valore e l'esperienza di guerra." Quando questi avvenimenti vennero scoperti dai cittadini dei Falisci, il popolo ed i principi della città lodarono la giustizia ed il valore dei Romani a tal punto, che per la resa fu indetto un concilio e furono inviati in breve tempo i legati presso Camillo. I Falisci fecero ciò, avendo preferito l'amicizia dell'onesto vincitore ad una strage certa.(by Maria D.)
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