La statua di Esculapio dio della medicina portata a Roma
La statua di Esculapio dio della medicina portata a Roma
Autore: sconosciuto
Officina Latinitatis 356 pag. 315
Cum Romani omni cura bellorum vacarent sed gravi pestilentia laborarent nec sibi consulere ullo modo possent, Delphos legatos miserunt qui oraculum Apollinis consulerent....
Essendo i romani liberi da ogni pensiero delle guerre, ma soffrendo per una grave epidemia e non potendo in nessun modo provvedere a se, inviarono ambasciatori a Delfi che consultassero l’oracolo di Apollo.
Ai quali il sacerdote rispose così: “Voi non avete bisogno dell’aiuto di Apollo ma di suo figlio. Dirigetevi verso Epidauro, cercte Esculapio”. Allora il senato ordinò agli ambasciatori di andare da Esculapio e di provvedere a portare una statua di Epidauro a Roma.
Prevedendo invece qualche cosa di danno a loro, dubitavano di allontanare dalla sua città il Dio di Epidauro, ma di notte il dio stesso barbuto, tendendo con la mano un bastone circondato da un serpente (così infatti è rappresentato) apparve agli ambasciatori dei romani e disse:
“Non disperate della vostra salute: mi vedrete presto sulla vostra nave. “ Il giorno dopo improvvisamente un serpente di straordinaria grandezza uscì dal tempio, giunse al porto e strisciò sulla nave romana. Allora sembrò chiara la volontà del dio e la statua fu trasportata a Roma
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