Le assemblee dei Germani
De minoribus rebus principes consultant; de maioribus omnes, ita tamen, ut ea quoque, quorum penes plebem arbitrium est, apud principes pertractentur....
I più ragguardevoli si consultano sulle questioni di minore importanza; su quelle di maggiore importanza tutte, così tuttavia, come anche quelle, la cui decisione è in mano alla plebe, siano trattate presso i più ragguardevoli.
Si riuniscono, a meno che non capita qualcosa di fortuito e d'improvviso, in certi giorni, o quando inizia la luna (novilunio) o quando si riempie; (plenilunio); infatti credono che questo momento sia un inizio molto auspicabile per fare le cose. Non computano il numero dei giorni, come noi, ma delle notti. Decidono così, si accordano così: la notte viene vista condurre il giorno (come colei che conduce il giorno).
Non convengono insieme, ma viene consumato il primo e il terzo giorno per il ritardo di coloro che si riuniscono. Quando è gradito alla folla, si siedono armati. Viene ordinato il silenzio dai sacerdoti (per mezzo dei sacerdoti), che anche allora avevano il diritto di mantenere la disciplina. Poi il re o il più ragguardevole, in base all'età, in base alla nobiltà, in base al decoro delle guerre, in base all'eloquenza che ciascuno aveva, venivano uniti (utilizzo dei presenti storici), più per l'autorità di persuadere che per il potere di ordinare.
Se non era gradito il giudizio, veniva disdegnato con fremito; se invece era gradito, scuotevano le lance. L'elogiare (esprimere gradimento) con le armi era (presente storico) il modo più stimato di approvazione.
(by Maria D.)
Versione tratta da Tacito
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