Le oche del Campidoglio
Curri Galli in Latium irruperunt. Capitolium in magno periculo fuit. Nam Galli per tenebras noctis primum exploratorem miserunt, deinde ex ordine tacite arcem ascenderunt....
Quando i Galli irruppero nel Lazio, il Campidoglio fu in grande pericolo. Infatti i Galli in primo luogo nell'oscurità della notte inviarono un esploratore poi in base ad un ordine salirono tacitamente la rocca.
Ma le oche sacre alla Dea Giunone li udirono e per tale motivazione cominciarono a battere fortemente le ali. Ciò fu d'aiuto ai Romani.
Infatti M. Manlio, che era a capo del presidio, si accorse del loro clamore e chiamò i soldati alle armi. Mentre i Romani accorrevano alle armi, Manlio vide un Gallo, che si trovava già in cima alla rocca e lo uccise con la punta dello scudo. Questi prese con sè molti Galli nel luogo scosceso, mentre il romano trafiggeva con la spada quelli che erano giunti fino in cima ed erano rimasti attaccati ai sassi.
Allora i Romani raccolsero le pietre e le gettarono sulle teste dei nemici; gli arcieri di quando in quando compivano la strage con le saette.
(By Maria D. )
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