Le oche del Campidoglio (Versione latino)
Olim Galli Romam obsiderunt. Brevi tempore urbs capta est et aedes deflagratae sunt, sed arx et Capitolium cum deorum templis arisque incolumes mansērunt, quia insolită miraque causă servati sunt....
Una volta i Galli assediarono Roma. In breve tempo la città fu conquistata e furono bruciate le abitazioni, ma la rocca e il Campidoglio con i templi degli dèi e gli altari rimasero intatti, perché per un'insolita e straordinaria ragione vennero preservati.
I nemici infatti trovarono un percorso nascosto attraverso le rocce e giunsero in fretta presso il colle del Campidoglio: salirono durante la notte serena con elevato silenzio con le armi e toccarono rapidamente l'apice, perché non furono sorpresi né dalle sentinelle né dai cani. Ma le oche, sacre alla dea Giunone, non furono tratte in inganno e con grande clamore rivelarono i nemici.
lo starnazzare delle oche fu udito da Marco Manlio, custode del campidoglio, esperto soldato e uomo egregio.
Manlio afferrò le armi e chiamò tutti i soldati romani: così i nemici furono trucidati e il Campidoglio scampò dal pericolo.
(By Maria D.)
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