Leggi contro i ladri ad Atene e a Roma

Draco Atheniensis, vir magnae prudentiae, iuris divini et humani peritissimus fuit. Ille, primus omnium, leges, quibus Athenienses uterentur, scripsit. ... (da Aulo Gellio)

TESTO LATINO COMPLETO

L'Ateniese Dragone, uomo di grande prudenza, fu molto esperto di diritto umano e divino. Costui, primo fra tutti, scrisse le leggi, affinché gli Ateniesi le utilizzassero.

In quelle leggi sancì che bisognava punire un ladro per ogni genere di furto (di ogni genere di furto) con il supplizio capitale. Dunque le leggi di costui, dato che sembravano molto dure, vennero abolite non secondo un decreto e un ordine ma grazie al tacito accordo degli Ateniesi. Poi gli Ateniesi utilizzarono altre leggi più miti definite da Solone. Solone, che fu uno tra quei famosi sette sapienti, ritenne che bisognava far giustizia (vendicare)

contro i ladri non, come Dragone in precedenza, con la pena di morte, ma con una duplice pena. Anche i nostri decemviri, che dopo la cacciata dei re scrissero le leggi sulle 12 tavole, affinché il popolo romano le utilizzasse, se ne servirono con grande severità nel (per) punire i furti d'ogni genere. Infatti permisero

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