Mariti e mogli (2)
Verba Marci Catonis adscripsi ex oratione «De dote», in qua id quoque scripsit: «In adulterio uxores deprehensas ius est maritis necare....
Ho scritto le parole di Marco Catone in merito all'orazione sulla dote, in cui, scrisse anche ciò: "E' diritto del marito uccidere le mogli colte in adulterio." Disse "Il marito quando stipula il divorzio, è verso la donna giudice come il censore;
ha potere, se la donna compie qualcosa di orribile; la può punire a bastonate, se beve vino; se compie qualcosa di disonesto con un altro uomo, la condanna". In verità sul diritto di uccidere scrisse così:
"Se hai sorpreso tua moglie in adulterio, uccidila impunemente senza giudizio; questa, se ha compiuto adulterio, non osi toccarti con un dito, e non esiste diritto".
(By Maria D. )
Versione tratta da Gellio
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