Nessun uomo è sempre del tutto felice
Quod ut factum animadvertit, «cogita nunc tecum», inquit, «quam multi luctus sub his tectis et olim fuerint et hodieque versentur et insequentibus saeculis sint habitaturi ac mitte mortalium incommoda
Nel momento in cui si accorse di questa cosa disse: "Pensa ora fra te e te quante sventure vi siano state in passato sotto questi tetti e ve ne siano anche oggi e ve ne saranno nei secoli futuri;
e smettila di gemere sulle sciagure dei mortali, come se fossero cosa tua". Con questo conforto volle fargli capire che le città sono miserevoli recinti di umane sventure. Diceva anche che, se tutti avessero portato in un sol luogo le loro sventure, sarebbe accaduto che avrebbero preferito riportare a casa le proprie piuttosto che prendere la parte spettante a ciascuno dal comune cumulo di mali.
E così concludeva che non dobbiamo giudicare come una calamità eccezionale e intollerabile quei mali che abbiamo dalla sorte. Il saggio Biante, dopo che i nemici ebbero invaso la sua patria Prienementre tutti, almeno quelli che la violenza della guerra aveva lasciato andare via incolumi, fuggivano carichi del peso di oggetti preziosi, essendogli stato chiesto perché non portasse nulla dei suoi beni, rispose: "Veramente io porto con me tutti i miei beni."
(By Vogue)
Versione tratta da Valerio Massimo
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