Numa Pompilio e la riforma del calendario
Numa Pompilius, secundus Romanorum rex post Romulum, nullum bellum gessit; leges autem constituit, quoniam alii populi Romanos, consuetudine proeliorum, iam latrones ac semibarbaros....
Numa Pompilio, il secondo re dei Romani dopo Romolo, non compì alcuna guerra; ma costituì le leggi, perché gli altri popoli, per la consuetudine delle battaglie, definivano i Romani, addirittura ladroni e quasi barbari.
Inizialmente il re Numa edificò a Roma innumerevoli templi e pratiche religiose e strutturò l'anno in dieci mesi: all'inizio infatti l'anno era senza divisione.
Poi istituì i giorni fasti e nefasti: durante i giorni fasti era lecito alla giurisdizione da parte dei pretori; nei giorni nefasti invece, tutti si dovevano astenere dall'amministrazione dello stato. I Romani avevano anche i giorni nefasti:
durante questi giorni veniva tramandato il ricordo degli eventi luttuosi e delle calamità e non era lecito la giurisdizione ed esercitare gli affari. Il re Numa morì di malattia nel quarantatreesimo anno del suo impero
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