Reazioni di Cesare Augusto

Caesar Augustus in Germania decernit et duas ignominiosas clades accipit: altera Lolliana appellatur, quia imperii summam Marcus Lollius tenebat, altera Variana, quia Quintus Varius copias ducebat....

Cesare Augusto combatte in Germania e riceve due disonorate sconfitte: una delle due viene chiamata Lolliana, poiché aveva in mano il comando Marco Lollio, l'altra Variana poiché conduceva le truppe Quintilio Varo.

La Lolliana viene ricordata dai posteri per l'infamia, la Variana [viene ricordata] per la grande fuga dei legionari. Infatti, Quintilio Varo, legato di Augusto, cade nelle imboscate dei Germani e perde molti legionari con i legati e le truppe ausiliarie. Dopo la sconfitta Variana, Augusto consacra grandi giochi a Giove Ottimo Massimo.

Essendo costernato nell'animo per l'infamia, lasciava crescere la barba ed i capelli, come narrano. Talvolta sbatteva la testa alle porte e gridava: "Quintilio Varo (vocativo) rendimi tutti quanti i legionari!". Riguardo alla vita militare non solo cambia molte cose ma ne istituisce anche di nuove. Governava la disciplina in modo severo: e per di più ai legionari non permetteva di visitare le mogli se non malvolentieri e nei mesi invernali.

Spesso puniva con dure pene i legionari che avevano abbandonato i servizi di guardia e il posto di vigilanza degli accampamenti per pigrizia o indolenza. Per gli altri crimini trattava i suoi uomini con vari disonori: li costringeva a stare a lungo davanti al pretorio.
(By Vogue)

Ulteriore proposta di traduzione

Cesare augusto combatte in Germania e subisce due stragi disonorevoli: la prima è chiamata Lolliana, perché Marco Lollio teneva la supremazia del potere, la seconda (è chiamata) Variana, perché Quinto Vario conduceva le truppe.

È ricordata dai posteri come Lolliana per l'infamia, Variana per il grande eccidio dei legionari. Infatti Quinto Vario, legato di Augusto, cade Nell'imboscata dei Germani e perde molti legionari con i legati e le truppe ausiliarie. Dopo la sconfitta Variana, Augusto offre grandi giochi e li consacra a Giove Ottimo Massimo.

Per l'ignominia era costernato nell'animo e, come dicono, lasciava crescere i capelli e la barba. Talvolta percuoteva anche il capo contro le porte e vociferava: "Quintilo Varo rendimi tutti quanti i legionari"! Non solo cambiò nella milizia molte cose ma ne istituì anche delle nuove. Reggeva severamente la disciplina: non permetteva ai legionari neppure di visitare le spose, se non con difficoltà e durante i mesi invernali.

Puniva spesso con una dura pena i legionari i quali avevano abbandonato le veglie e la guardia dell'accampamento per la pigrizia e l'indolenza. Per tutti gli altri delitti accusava di varie ignominie i suoi uomini: venivano costretti a stare a lungo dinanzi al pretorio.
(By Maria D. )

Versione tratta da Svetonio

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