Ritratto di Nerone

Nero imperator erat statura prope iusta, corpore maculoso et foetido, subflavo capillo, oculis caesis, cervice obesa, ventre proiecto, valetudine prospera....

L'imperatore Nerone era quasi di statura giusta di corpo chiazzato e fetido, di capello biondiccio, occhi incavati, di collo grosso, di addome sporgente, e di florida salute.

Era smisurato, si ammalava raramente. Da fanciullo si dedicava a varie discipline, ma la madre lo distoglieva dalla filosofia, e il precettore Seneca lo allontanava dalla conoscenza degli antichi oratori. E così, propenso all’arte poetica, componeva volentieri poesie e senza (fare) sforzo nè, come si pensa, sorbiva i carmi altrui al posto dei suoi. Nerone aveva desiderio di perpetua ed eterna fama, ma questo era avventato: e perciò toglieva a molti luoghi l'antica denominazione, ne indiceva una nuova dal suo nome: chiamava infatti Roma Neropoli.

La morte dell'imperatore donò pubblicamente grande gioia e tutta la plebe imberrettata correva qua e là in città come per manifestare gioia; ma una fazione della plebe per la lunga stagione invernale ed estiva ornava di fiori il corteo di Nerone ed esponeva l'immagine rivestita della toga pretesta sui rostri.

Anche Vologeso, il re dei Parti, inviò i legati ai senatori e onorò la memoria di Nerone.(by Maria D.)

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