Rivali irriducibili
Urbis Carthaginis cives animosi nautae, providi mercatores et industrii agricolae erant et magnas divitias cumulabant.
I cittadini della città di Cartagine erano coraggiosi marinai, previdenti mercanti e ingegnosi agricoltori e accumulavano grandi ricchezze.
Ma i Cartaginesi ebbero una triste sorte. Dopo che tra Roma e Cartagine divamparono violente guerre, per molti anni le battaglie bagnarono di sangue per terra e per mare. Durante la seconda guerra punica Annibale, condottiero dei Cartaginesi, dato che desiderava distruggere l'impero romano, giunse attraverso le Alpi in Italia e superò spesso i Romani in cruente battaglie, i quali tuttavia non smisero di resistere con animo fermo il nemico.
Anzi i Romani inviarono in Africa il valoroso condottiero Scipione, il quale sconfisse le truppe dei nemici nella terribile battaglia presso Zama e impose fine alla guerra. Poi, nella Terza Guerra Punica, Scipione emiliano ottenne il sommo potere delle milizie romane, trasportò le legioni in Africa e poi abbatté le difese di Cartagine:
la città fu espugnata, tutti quanti gli edifici furono rasi al suolo e fu condotto un gran numero di prigionieri in schiavitù a Roma. Oggi della città di Cartagine, un tempo solida e forte, non resta nulla, tranne poche impronte.
(By Maria D. )
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