Temistocle creatore della potenza marittima ateniese
Ille persuasit populo, ut ea pecunia publica quae ex metallis redibat,
Quello persuase il popolo, che con quel denaro pubblico che proveniva dalle miniere d'argento (sul monte Laurio) venisse costruita una flotta di cento navi. Realizzata velocemente questa cosa, prima di tutto distrusse gli abitanti di Corfù, poi rese sicuro il mare inseguendo i predoni marittimi.
Così in breve tempo da un lato ornò gli ateniesi di ricchezza, dall'altro li rese anche espertissimi di battaglia navale. Di quanta salvezza sia stato ciò per l'intera Grecia, fu attestato nella guerra persiana. Infatti Serse portò guerra all'intera Europa per mare e per terra con tante truppe, quante né prima né in seguito ebbe alcuno.
Ma in verità la notizia dell'arrivo di costui essendosi divulgata in Grecia e soprattutto poiché era stato detto che gli ateniesi erano stati chiesti a causa della battaglia di Maratona, questi mandarono a Delfi per consultare, su cosa mai dovessero fare in merito alle loro cose. La Pizia rispose a questi che deliberavano, di difendersi con delle mura di legno. Dato che nessuno comprendeva questo responso a che cosa mirasse, Temistocle persuase che la decisione di Apollo era di portare se stessi e le loro cose nelle navi: dalla divinità questo era riferito come muro di legno.
Approvata tale decisione, aggiungono alle precedenti altrettante navi triremi e trasportano tutte le loro cose alcune a Salamina, altre a Trezene; consegnano la rocca ai sacerdoti, abbandonano la restante città.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cornelio Nepote
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