Teseo e il minotauro versione di latino
TESEO E IL MINOTAURO
VERSIONE DI LATINO E TRADUZIONE IGINO
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Theseus Aegei, Atheniensium regis, filius erat. Inter omnes res gestas eius primum locum obtinet clara victoria, quam e Minotauro reportavit....
Teseo era figlio di Egeo, re degli Ateniesi. Tra tutte le sue imprese in cui ottenne brillanti vittorie, in primo luogo (c'è quella) in cui riportò dal Minotauro.
Il Minotauro, figlio del re di Creta, era un orrido mostro; viveva nel labirinto di Creta e divorava sette fanciulle e sette fanciulli, che gli Ateniesi sottomessi dovevano mandare ogni anno. Nel terzo anno Teseo, di sua spontanea volontà, fu a capo dei giovani, che andavano al sacrificio.
Quando la nave giunse a Creta, intrepido entrò nel labirinto e fece a pezzi il Minotauro. Nessuno mai aveva potuto scappare dal labirinto, ma Teseo aveva ricevuto un gomitolo di filo da Arianna, figlia del re Minosse, quello lo aveva sciolto dall'ingresso e successivamente (lo) aveva riavvolto: così facilmente potè trovare l'uscita con i compagni. Così sopravvisse.
ALTRA VERSIONE STESSO TITOLO MA DIVERSA
Theseus, Aegei Atheniensium regi filius, magnas res gessit. Debellavit Amazonas, genus mulierum crudelium bellicosarumque, apud Tanaim et Thermodonta flumina habitantes, earumque reginam Hyppolytam domum suam abduxit, quae ei Hyppolitum filium peperit.
In insula Creta, Ariadna, regis filia, adiuvante, Minotaurum, monstrum immane, partim hominis partim tauri formam habentem, occidit et patriam cruento tributo liberavit. Creta Athenas navigans, et virginis amoris contemptor et benficii immemor, in insula Naxo miseram Ariadnam deseruit. Cum Pirithoo, familiari suo, ad inferos descendit, Proserpinam, Plutonis uxorem, rapturus. Pirithoo a cerbero, Tartareo custode, occiso, Theseus, aliquamdiu in vinculis Plutonis detentus, tandem ab Hercule liberatus est. Postquam Athenas rediit, civium discordia permotus, sponte sua in exilium iit, patriam, quam tantum amavit, reprehendes.
In insula Scyro domicilium suum collocavit, sed a rege Lycomede necatus est.
Teseo, figlio del re ateniese Egeo, compì grandi imprese. Uccise le amazzoni, popolo di donne crudeli e bellicose, che abitavano presso i fiumi Tanai e Termodonte, condusse a casa sua la loro regina Ippolita, che gli partorì il figlio Ippolito. Nell'isola greca di Creta, nell'aiutare Arianna, figlia del re, uccise il Minotauro, un mostro grandissimo, che aveva corpo in parte di uomo in parte di toro e liberò la patria dal cruento tributo. Navigando da Creta verso Atene, rifiutando l'amore della fanciulla e non curandosi del beneficio, abbandonò l'infelice Arianna nell'isola di Naxo. Discese negli inferi con Piritoo, suo schiavo, con l'intenzione di rapire Proserpina, moglie di Plutone.
Ucciso Piritoo per mano di Cerbero, il guardiano del Trataro, Teseo, trattenuto per molto tempo nelle catene di Plutone, fu liberato finalmente da Ercole. Dopo che ritornò ad Atene, spinto dalla discordia dei cittadini, andò in esilio di sua volontà, mentre era trattenuto dalla patria che amò tanto. Collocò la sua casa nell'isola di Sciro, ma fu fatto uccidere dal re Licomede.
Altra versione STESSO TITOLO ma solo dall'italiano
Teseo partecipò con l'amico Piritoo alla lotta del Lapiti contro i Centauri, e, sempre con Piritoo, rapì Elena (che gli venne ripresa dai fratelli di lei, i Dioscuri)
e poi discese agli Inferi per rapire Persefone, ma i due amici vennero incatenati da Ade, e quando in seguito Eracle, sceso nel regno dei morti, volle liberarli, soltanto a Teseo fu consentito di risalire sulla terra. L'impresa fallì e al suo ritorno, scoprì che i Dioscuri avevano occupato l'Attica ed avevano messo sul trono di Atene Menesteo, che scaccio l'eroe. Teseo prese una nave, maledicendo i suoi sudditi traditori, e si diresse verso Creta, dove Deucalione gli aveva promesso rifugio.
Ma durante il viaggio, una tempesta li spinse sulle coste dell'isola di Sciro. Qui fu accolto con finta benevolenza dal re Licomede. Con un pretesto portò Teseo su un promontorio e da qui lo gettò in mare, mascherando l'omicidio con un incidente. Il mito di Teseo sopravvive alla sua morte. Durante la battaglia di Maratona contro i Persiani, i soldati ateniesi videro un eroe di statura prodigiosa combattere alla loro testa e capirono che era Teseo. Dopo le guerre persiane, Cimone volle eseguire l'ordine dato agli Ateniesi dall'oracolo di Delfi, di raccogliere le ceneri di Teseo e dar loro sepoltura onorevole nella loro città. Cimone conquistò l'isola di Sciro e, scavando su una collina dove aveva visto un'aquila grattare la terra con gli artigli, trovò una bara contenente un eroe di eccezionale grandezza, che aveva accanto una lancia di bronzo e una spada.
Queste reliquie furono riportate ad Atene e fu loro data una degna sepoltura nella città. La tomba diventò un luogo d'asilo per gli schiavi fuggitivi e per i poveri perseguitati dai ricchi, poiché, da vivo, Teseo era stato il rappresentante della democrazia
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