Uccisione di Siccio Dentato, difensore della plebe
Siccius Dentatus, vir integer ac iustus, nefando scelere interfectus est decemvirorum iussu. Illi enim olim L. Siccium cum aliquot militibus miserunt...L. Siccium, virum plebi carum, interfici ne patriciorum consiliis obstaret.
Siccio Dentato uomo onesto e giusto, fu ucciso con un esecrabile delitto per ordine dei decemviri.
Essi infatti, una volta, inviarono L. Siccio con alcuni soldati per porre l'accampamento in un luogo adatto ma ordinarono di ucciderlo durante il viaggio. Quando i soldati lo aggredirono con le spade Siccio si oppose valorosamente essendo fino a quel momento resistente con le forze del corpo ed uccise molti di loro poi ferito giacque esanime.
I soldati superstiti annunciarono che Siccio era stato ucciso dai nemici. Quando molti sia amici sia cittadini arrivarono al luogo dell'agguato (insidiae, insidiarum) trovarono in quel luogo Siccio che giaceva a terra, circondato dai soldati romani che l'avevano ucciso; ma i corpi che giacevano stesi vicino a lui non erano rivolti contro i nemici ma contro Siccio.
Allora tutti compresero che i decemviri avevano ordinato che Siccio, amato uomo della plebe fosse ucciso perché non fosse d'impedimento ai progetti dei patrizi.
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