Ulisse riceve un dono dal dio Eolo
Homerus poeta narravit Ulixen, post Troiae eversionem, cum parva manu sociorum fidelium Asiae litora reliquisse et ad Graeciam cursum direxisse....
Omero narrò che Ulisse, dopo la fuga di Troia, con un piccolo manipolo di fedeli alleati lasciava le coste dell'Asia e dirigeva il suo viaggio verso la Grecia.
Per prima cosa arrivava alle coste in Tracia, poi all'isola dei lotofagi, dove crescevano frutti di loto. Si dice (fama est) che dai frutti del lotto veniva acquisita dagli uomini la smemoratezza /l'amnesia della patria e della casa. Dopo Ulisse raggiungeva l'isola dei siciliano, ricca di frutti e di raccolti, dove vivevano in oscure spelonche i Ciclopi, mostri orribili.
Da qui il poeta Omero disse che Ulisse si diresse ai regni di Eolo, re di tutti i venti. Il dio Eolo donò ad Ulisse un otre dove erano stati racchiusi venti impetuosi. Ormai la flotta di Ulisse navigava con vento leggero, verso l'Isola di Itaca, patria dell'uomo, già si vedevano le cime dei monti ed i tetti delle umili case, già si vedeva il golfo marittimo, quando i compagni invidiosi e curiosi aprirono l'otre e provocarono l'ira del Dio Eolo.
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